Nell’ambito dello studio strutturale della placca di San Leo è stata sperimentata un’innovativa tecnica d’indagine geofisica di tipo sismico a riflessione ad alta risoluzione con sorgente mini-vibroseis (Brouwer et. al., 1998; Druivenga et. al., 2011; Helbig, 1983; Krawczy et. al., 2013). Questa tecnica, introdotta recentemente in Italia dalla GeoExploration, presenta diversi vantaggi rispetto alle tecniche sismiche tradizionali grazie all’utilizzo della sorgente vibrazionale in onde di taglio (onde S) la quale consente una miglior caratterizzazione per quanto riguarda le geometrie e la consistenza del sottosuolo sfruttando la possibilità di generare onde sismiche con frequenze specifiche. L’utilizzo delle onde sismiche di taglio in contesti come quello di San Leo presenta importanti vantaggi:
- sono in grado di intercettare bassi contrasti di rigidità tra le differenti unità e quindi discriminare con ottima risoluzione le velocità sismiche e le discontinuità associabili alle successioni litostratigrafiche e alle strutture tettoniche;
- dal momento che per definizione le onde sismiche di ta- glio non si trasmettono nei fluidi, sono scarsamente influenzate dalla condizione idrogeologica dell’ammasso roccioso;
- tipicamente presentano una risoluzione maggiore ed un’attenuazione minore rispetto alle onde longitudinali (Onde P).
Il sistema vibrazionale portatile in grado di generare in maniera controllata le onde sismiche può essere utilizzato in aree urbanizzate nelle quali, a differenza delle tecniche sismiche a rifrazione, con stendimenti relativamente brevi si possono raggiungere notevoli profondità d’indagine.
La sorgente sismica non è invasiva quindi non reca danni a sottoservizi e abitazioni, inoltre è meno soggetta agli effetti di disturbo dei rumori ambientali in quanto opera in un intervallo di frequenze sismiche definito e modulabile in base alla caratteristiche del sito di studio.
Infine la tecnica sismica a riflessione, a differenza di quella a rifrazione, permette l’individuazione delle inversioni di velocità sismica che possono essere presenti nel sottosuolo in contesti come quello di San Leo (una placca rocciosa calcareo-arenacea a contatto con le argilliti sottostanti).
Testo e immagini estratte dalla pubblicazione sulla rivista “Il Geologo – Bollettino ufficiale d’informazione dell’Ordine dei Geologi dell’Emilia-Romagna” n.5-6/2018 (Monografia San Leo)